Minda Mae: l’inclusione degli artisti con disabilità passa dal DisabiliTease Festival

Minda Mae: l’inclusione degli artisti con disabilità passa dal DisabiliTease Festival

Intervista a Minda Mae, burlesque performer con disabilità e produttrice del DisabiliTease Festival.

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Salire sul palcoscenico rappresenta sempre un momento di tensione per i burlesque performer.
“Piacerà il mio act? Come sarò accolta dal pubblico? Mi sentirò a mio agio sul palco?” Sono solo alcune delle domande che si pone un artista prima della sua esibizione. Alquanto banali se si tratta di un performer cosiddetto “normodotato”, ma fondamentali per chi combatte ogni giorno con una disabilità fisica.

Per approfondire questo importante argomento abbia intervistato Minda Mae, burlesque performer con disabilità e produttrice del DisabiliTease Festival.

Minda ci ha raccontato la sua esperienza nel mondo del Burlesque e i passi importanti ancora da fare per rendere quest’arte ancora più inclusiva.

Minda Mae
Minda Mae

 

Quando hai deciso di fare entrare il Burlesque nella tua vita?

Nel gennaio 2018, sono stata costretta a casa a causa della sindrome di Ehlers-Danlos, dalla fibromialgia e altre condizioni mediche.

A febbraio, un mio amico aveva un biglietto extra per uno spettacolo di burlesque, qui a Minneapolis. Abbiamo trovato una sedia a rotelle, organizzato il trasporto medico e siamo andati allo spettacolo.

Sono rimasta sbalordita dalla bellezza e dalla disponibilità delle artiste e dopo lo spettacolo ho parlato con alcune di loro. Una era affetta da patologie croniche e ha menzionato Jacqueline Boxx, una burlesque performer che utilizza una sedia a rotelle.
Si è accesa una lampadina nella mia testa. Volevo stare abbastanza bene da poterlo fare, da poter reclamare il mio corpo sia mentalmente che fisicamente. Ho iniziato a fare la fisioterapia in casa per guadagnare forza e una volta che ho potuto iniziare a usare un deambulatore, ho iniziato i corsi alla Twin Cities Burlesque Academy (allora conosciuta come Playful Peacock Academy).

Alla fine di quella serie di lezioni, ero in grado di camminare da sola e avevo acquisito forza, imparando i movimenti di burlesque.

L’anno successivo, ho deciso di espandere il mio apprendimento e ho iniziato con lezioni di burlesque presso ExperTease Fitness, includendo lezioni con la sedia e danza del ventre e non sono più tornata indietro.

Jacqueline Boxx (Ph StereoVision Photography)
Jacqueline Boxx (Ph StereoVision Photography)

 

Ricordi cosa hai provato la prima volta che ti sei esibita davanti ad un pubblico?

Sinceramente, ho avuto due grandi “prime esibizioni”. Alla mia primissima esibizione di burlesque mi sono presentata come abile, quindi nessuno sapeva quanto fosse importante per me ed ero terrorizzata! Mi muovevo sul palco con una disabilità invisibile, e stavo reclamando il mio corpo e la mia sicurezza dopo che un matrimonio violento aveva spogliato la mia identità.

Nel 2020, ho avuto un incidente con una caduta che mi ha portato ad essere una persona in sedia a rotelle. Sono in grado di camminare per brevi distanze, ma non sono in grado di ballare in piedi. All’inizio ero molto frustrata, avevo appena iniziato a trovare me stessa e mi sembrava una battuta d’arresto, ma sapevo che avrei potuto continuare il mio viaggio, sarebbe stato solo un po’ diverso.

Su consiglio degli amici, ho preso la decisione di considerare la mia sedia a rotelle come uno strumento, non come un aiuto. La prima volta che mi sono esibita con la mia sedia a rotelle, ero di nuovo terrorizzata. Ero preoccupata di come la gente mi avrebbe giudicata.

Sono stata in grado di spingere oltre ogni pensiero negativo che avevo, e ho deciso di accettare la situazione e basta. Ho creato un numero ispirato a Wonder Woman quando potevo ancora camminare, e sono orgogliosa dei progressi che ho fatto ri-coreografandolo per mostrare la forza del personaggio e i diversi modi in cui ho potuto usare la mia sedia a rotelle nel numero.

Minda Mae (Ph Sian Elizabeth)
Minda Mae (Ph Sian Elizabeth)

Qual è stata la reazione degli spettatori?

Le reazioni variavano dalle persone che mi sostenevano molto ed erano orgogliose del lavoro che avevo fatto per incorporare la sedia a rotelle e superare il mio infortunio. Mi hanno visto crescere come persona e come artista.

Sfortunatamente, ho anche molte persone che mi vedevano come “pornografia motivazionale”(1)Nell’intervista originale, disponibile qui, l’artista usa proprio il termine “inspiration-porn”, coniato dall’attivista per i diritti dei disabili Stella Young in questo TED talk., un esempio solo per essere salita su quel palco. Non hanno commentato il mio act, solo quanto fossi stata coraggiosa persino a lasciare casa ed esibirmi con una sedia a rotelle.

Sapevo che le persone lo dicevano in modo positivo, ma mi sentivo come uno spettacolo perché non avevano mai visto nessuno esibirsi su una sedia a rotelle prima.

Quella notte me ne sono andata sentendomi orgogliosa di me stessa, ma chiedendomi anche se la gente mi avrebbe mai apprezzata come artista, non solo come qualcuno che è uscito di casa ed è salito sul palco su una sedia a rotelle.

Il logo del DisabiliTease Festival
Il logo del DisabiliTease Festival

Come è nato il “DisabiliTease Festival”?

Dopo aver scoperto altri artisti con disabilità, ho creato il gruppo Facebook Disabilibabe.

Jacqueline Boxx ha creato il termine e lo adoro. È un termine che caratterizza gli artisti con disabilità, indipendentemente dall’identità di genere o dal tipo di disabilità. È un luogo in cui possiamo porre domande, offrire supporto e condividere conoscenze.

Nel gruppo sono emerse molte cose in comune. Siamo tutti rattristati dalla mancanza di rappresentanza di artisti con disabilità sul palco. Spesso veniamo trascurati durante i casting perché possiamo essere visti come troppo complicati: molti di noi richiedono palcoscenici accessibili (non ce ne sono molti, là fuori!) o altre sistemazioni. Sebbene ci siano alcuni spettacoli in tutto il mondo per artisti disabili, non c’era nulla che attirasse l’attenzione su artisti disabili su scala più ampia. È stato allora che mi è venuta l’idea del DisabiliTease Festival, una vetrina per artisti con una gamma di diverse disabilità, sia visibili che invisibili.

Il festival inaugurale era originariamente previsto per essere in presenza, qui a Minneapolis. Tuttavia, una volta che è arrivato il COVID, abbiamo dovuto annullare per la sicurezza sia degli artisti che del pubblico. All’ultimo minuto, il team e io abbiamo deciso di passare a uno spettacolo virtuale. Questo ci ha fornito l’opportunità di ospitare artisti di tutto il mondo che, altrimenti, non avrebbero avuto la possibilità di partecipare a uno spettacolo dal vivo a causa della distanza o della mancanza di supporto.

Da allora abbiamo sicuramente imparato molto e non vediamo l’ora che arrivi lo spettacolo di quest’anno, il 16-17 luglio 2021.

Minda Mae (Ph Sian Elizabeth)
Minda Mae (Ph Sian Elizabeth)

C’è stato un performer all’interno del “DisabiliTease Festival” che ti ha colpito in modo particolare?

Il nostro intero cast è stato fantastico. Gli artisti hanno presentato un act preregistrato o hanno trovato modi creativi per esibirsi dal vivo. Avere entrambe le opzioni ha reso il festival più accomodante per chi ha una vasta gamma di disabilità.

Era così incredibile vedere la gamma di talenti e discipline che non sarei mai riuscita a sceglierne solo uno!

 

Com’è stato accolto il Festival dalla scena burlesque?

La risposta che abbiamo ricevuto dalle persone coinvolte è stata magnifica. Abbiamo ricevuto ottimi feedback e non vediamo l’ora di rendere lo spettacolo di quest’anno più grande, più accomodante e inclusivo. Avere gli spettacoli registrati disponibili è stato utile per le persone che non erano in grado di guardare lo spettacolo dal vivo.

 

Ora che abbiamo uno spettacolo alle spalle, non vediamo l’ora di raggiungere un pubblico più ampio e portare maggiore consapevolezza nei confronti artisti di talento con disabilità. Speriamo anche che in futuro gli spettacoli digitali e le performance video continuino, anche quando potremo esibirci di nuovo dal vivo. Questo format ha permesso a molti più artisti con disabilità di essere visti e sistemati, cosa che potrebbe non accadere sul palco fisico.

 

Ti sei mai sentita discriminata all’interno del mondo del Burlesque?

Il problema più grande è che ci sono pochissimi luoghi accessibili oppure i produttori non sanno semplicemente come sistemarci per rendere le cose più sicure.
Dal momento che il COVID ha causato la chiusura di così tanti locali, non ce n’è nessuno in zona in cui potrei esibirmi o ci sono dei gradini per entrare nel locale, per entrare nel camerino o per arrivare sul palco.
Anche la mancanza di parcheggio e piccoli spogliatoi pongono problemi. Ho iniziato a parlare per me stessa chiedendo camerini dove bloccare la sedia a rotelle nel bagno o cambiarmi, mettere le mance nei secchi invece di essere lanciate sul palco, perché rappresenta un rischio di caduta. Spero che il festival porti un po’ di consapevolezza ai produttori e ai locali, spingendo per una maggiore inclusione e un aumento degli spazi accessibili in futuro.

 

Pensi ci sia ancora molto da fare per l’inclusione sociale?

C’è sicuramente ancora molto da fare per l’inclusione degli artisti con disabilità. Penso che la cosa più importante sia la consapevolezza dei bisogni degli artisti e la disponibilità a soddisfarli. Dall’utilizzo di luoghi accessibili alla presenza di interpreti nel linguaggio dei segni, dal non utilizzare macchine per il fumo o luci stroboscopiche per consentire agli artisti di portare i propri assistenti nel backstage. Speriamo che il festival mostri l’immenso talento di questi artisti e mostri quanto possano essere semplici alcune di queste sistemazioni

 

I tuoi progetti futuri?

Non vediamo l’ora di avere il nostro secondo DisabiliTease Festival. Le candidature sono aperte sul nostro sito web www.disabiliteasefestival.com fino al 1° marzo 2021. Quest’anno includeremo sottotitoli dal vivo durante lo spettacolo e gli artisti terranno delle lezioni. Personalmente, voglio anche essere una risorsa per i produttori, che possono rivolgersi a me per qualsiasi domanda su come possono essere più inclusivi nei loro spettacoli: ho imparato molto dagli altri artisti e sono sempre alla ricerca di nuovi modi per condividere la conoscenza su modi semplici per rendere tutto più accessibile agli artisti con disabilità.

Come artista, non vedo l’ora di lavorare sui miei act esistenti e di trovare un modo per registrarli per essere inclusi in più spettacoli virtuali. Ho anche in testa qualche idea per altri act. Ho qualcosa in sebo, e non vedo l’ora di condividerlo con tutti!

Minda Mae (Ph Emmerlee Sherman)
Minda Mae (Ph Emmerlee Sherman)

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Note

Note
1 Nell’intervista originale, disponibile qui, l’artista usa proprio il termine “inspiration-porn”, coniato dall’attivista per i diritti dei disabili Stella Young in questo TED talk.

Maria Giovanna Tarullo

Maria Giovanna Tarullo è una giornalista pubblicista che nutre uno spiccato interesse per il mondo del Burlesque. A catturare la sua attenzione la regina del new burlesque Dita Von Teese, così nel maggio 2013 apre su Facebook la fanpage italiana a lei dedicata che ad oggi conta oltre 7000 followers. Nell'aprile 2016 inizia la sua collaborazione con il portale Burlesque News. Grazie a quest'esperienza, conclusasi nel dicembre 2018, è riuscita ad approfondire ed accrescere la sua passione per il Burlesque ed i suoi protagonisti. Il suo obiettivo far conoscere questa meravigliosa arte al maggior numero di persone possibile!