Chéri Hérouard: all’origine delle pin-up
Le celebri pin-up americane degli anni ’40 e ’50 hanno delle progenitrici nelle figure femminili disegnate da Chéri Hérouard, un illustratore francese che si dedicò segretamente anche a illustrazioni ben più piccanti…
Chéri Hérouard (Rocroi, 1881- Parigi, 1961) fu un illustratore che dedicò gran parte della sua vita alla collaborazione con la rivista francese La Vie Parisienne.
Nei primi anni del ‘900 l’artista s’impegnò nella realizzazione di personaggi fiabeschi e di fumetti per La Semaine de Suzette, una rivista settimanale femminile rivolta a un pubblico di ragazze cattoliche e conservatrici tra gli 8 e i 18 anni. La rivista, attiva dal 1905 al 1960, conteneva anche modelli per abiti indossati dalla bambola Bleuette, al tempo celebre e che divenne successivamente oggetto da collezione.
La Vie Parisienne
In questi primi anni di collaborazione con la rivista, Hérouard fu notato dall’editore Charles Saglio, che aveva appena acquistato il settimanale La Vie Parisienne. Dopo un paio di anni di tentennamento da parte di Hérouard, che non si riteneva all’altezza dell’ingaggio, nel 1907 accettò il lavoro e iniziò la sua lunga collaborazione con la rivista fino al 1952.
La Vie Parisienne trattava romanzi, arte, sport e musica, era già attiva dal 1863 ed era molto popolare. Con l’acquisizione da parte di Saglio, la rivista si modernizzò e assunse quel taglio erotico che ne decretò il grande successo. Durante la prima guerra mondiale, infatti, persino il generale americano Pershing cercò di dissuadere i soldati americani dall’acquisto del settimanale ritenuto dissacrante, contribuendo così ad aumentarne le vendite e a renderla popolare anche negli USA.
Gli argomenti trattati dalla rivista erano ora più adatti al lettore moderno poiché ne riflettevano i valori e gli interessi, notevolmente mutati con l’avvento del nuovo secolo. La moda, i pettegolezzi velati e le frivolezze si sposavano perfettamente con l’intellettualismo e la satira degli articoli proposti, rendendo la rivista interessante e fresca per il pubblico francese di inizi ‘900.
L’estetica della testata inoltre, era elegante e accattivante grazie alle illustrazioni a colori nel moderno stile art nouveau e art déco, firmate da artisti di rilievo. La Vie Parisienne vantò collaboratori notevoli quali George Barbier, Gerda Wegener, Raphael Kirchner (artista che sarà fonte di ispirazione per Vargas) e molti altri.
Le donne come esseri fantastici
Le opere di Hérouard esibiscono la donna in un mix di fantasia e feticismo, dove la figura femminile è spesso rappresentata come fata o ninfa. Laddove il soggetto era invece una persona reale, come nel caso delle dive del cinema, l’illustrazione offriva allo spettatore una bellezza femminile indiscussa e intensamente desiderabile.
Un esempio di questo modus rappresentativo è il ritratto dell’attrice Louise Brooks del 1928, che viene raffigurata come personificazione della gelosia. La donna è nuda, ma in una posizione che cela elegantemente le sue parti più intime. Si rivolge allo spettatore con sguardo malizioso e tentatore, mentre è seduta dentro a cuore rosso. I dettagli che suggeriscono una sua natura fantastica (le antenne sulla testa, le striature del corpo) ci fanno capire che è lei la responsabile dell’erosione interna del cuore. Un’immagine della gelosia decisamente crudele, seppur irresistibilmente glamour.
Libri erotici e romanzi fetish
Parallelamente a La Vie Parisienne, Hérouard lavorò come freelancer per illustrazioni pubblicitarie, cartoline, libri e molto altro.
Soprattutto durante gli anni ’30 inoltre, l’artista si dedicò in segreto a illustrazioni per libri erotici e romanzi fetish, diventando così popolare anche nel mondo BDSM. Le opere di questo genere venivano da lui firmate con lo pseudonimo Herric, per preservare la sua reputazione di artista ormai noto.
Tra le tante “spanking novels” da lui illustrate, ricordiamo Le Libertinage du retroussé (di G. Donville, Ed. Aux Galants Passe-temps, edizione 1937) e le illustrazioni erotiche per il romanzo epistolare Les Liaisons dangereuses (Le relazioni pericolose, di Choderlos de Laclos, edizione 1945), oltre a quelle per il Kama Sutra.
Tutto questo fermento sessuale tra artisti e letterati dimostra come l’interesse per i giochi di ruolo, il S&M, e la promiscuità carnale, fosse già molto presente prima della cosiddetta “rivoluzione sessuale” del 1968. Suzanne Ballivet, Bernard Montorgueil e Luc Lafnet per citare alcuni nomi, sono tra i moltissimi artisti, insieme a Hérouard, attraverso le cui opere viene testimoniata l’esistenza di una vita artistica segreta volta alla fluidità di genere e al feticismo. Con questo genere di rappresentazioni possiamo infatti indietreggiare temporalmente fino al XXVIII secolo, quando iniziarono ad essere divulgate probabilmente dopo le pubblicazioni di De Sade.
Le progenitrici delle pin-up
Le figure femminili di Hérouard per La vie Parisienne sono considerabili come progenitrici delle pin-up create dai colleghi americani negli anni ’40 e ’50.
Le sue illustrazioni erotiche saranno invece un collegamento importante che alimenterà la nicchia BDSM e che vedrà la sua fioritura, qualche decennio più tardi, con John Willie e con le innovazioni portate dalla tecnologia in continuo sviluppo, in particolar modo la fotografia e il cinema.
Chéri Hérouard morì nel 1961. Diverse illustrazioni realizzate per La Vie Parisienne sono conservate a Londra presso The Advertising Archives, la più grande collezione nel suo genere in Europa, insieme a quelle dei colleghi illustratori per la stessa rivista.