Mae Dix e l’invenzione dello striptease

Mae Dix e l’invenzione dello striptease

Chi era Mae Dix, la burlesque performer che negli anni ’10 potrebbe aver inventato lo spogliarello? Scopriamo quest’artista spesso ricordata ma poco conosciuta, attraverso i quotidiani dell’epoca.

Mae Dix
Mae Dix

Mae Dix è un personaggio quasi leggendario. Di lei si racconta sempre il piccolo incidente di scena che da una parte ha consegnato la memoria dell’artista ai posteri, e dall’altra serve a segnare un’ideale momento di nascita dello striptease.

Eppure, nella maggior parte dei testi che trattano il burlesque, a Mae Dix si fa poco più che un accenno. I materiali su di lei sono difficili da reperire e le informazioni poche e frammentarie. Ci siamo quindi lanciati in una ricerca sui quotidiani dell’epoca, riuscendo così a ricostruire almeno in parte i punti salienti della carriera di colei che veniva pubblicizzata come “The Queen of Burlesque”.

Mae Dix
Mae Dix viene presentata come “Queen of Burlesque” (Kenosha Evening News, Kenosha, Wisconsin, 18 aprile 1929, p. 20)

Esther Mae Dix nacque il 6 settembre 1895 a Lake Ann, nel Michigan. Fonti non confermate a proposito dei suoi primi passi nel mondo dello spettacolo la vedono come guardarobiera in alcuni spettacoli a New York e, nei primi anni ’10, come attrice per alcuni film muti della Biograph Motion Picture Company.

La prima apparizione di Mae Dix su un palco di cui abbiamo traccia è in veste di soubrette negli show di Ben Kahn allo Union Square Theatre on Irving Place, poco prima del buffo incidente per cui è maggiormente ricordata. Lo racconta Morton Minsky nel suo libro Minsky’s Burlesque, nel quale ripercorre la storia della sua famiglia alle prese con il business dello spettacolo più popolare dell’epoca (la traduzione di questo e degli altri testi americani è nostra).

 

Mae Dix, i fratelli Minsky e quel vestito…

Assumemmo alcune ragazze di bell’aspetto per il nostro corpo di ballo e rubammo una soubrette di prima classe di nome Mae Dix da Ben Kahn, che gestiva lo Union Square Theatre (Kahn era un diretto concorrente dei Minsky, anch’egli produttore di spettacoli burlesque per lo stesso pubblico di operai, ndA).

Mae era una bellezza dai capelli rossi con una figura meravigliosa e un ottimo modo di mettere su una canzone comica. Si esibiva in tutti i vecchi numeri di Anna Held (stella del teatro musicale di New York, nonché prima moglie di Florenz Ziegfeld, ndA) e credetemi che era tutto ciò che le chiedevamo di fare. Era una grande interprete che aveva recitato negli spettacoli firmati Minsky prima che la stagione 1916-1917 fosse finita […]

Fu verso la fine di quella stagione che Mae ebbe quel suo fortunato incidente. In una calda notte soffocante stava lavorando in un abito nero a gonna corta con colletto e polsini staccabili bianchi. Erano staccabili per poter essere lavati quotidianamente, ma a Mae piaceva risparmiare un po’ di soldi e farli durare due giorni. Mentre usciva alla fine del suo numero, si tolse il bavero, cercando di conservarlo il più possibile.

Il pubblico la vide fare e alcuni comici iniziarono a applaudire per un bis. Mae tornò senza il colletto, sollevando una tempesta di applausi, s’inchinò e si tolse i polsini, lasciando il palco per quella che pensava fosse l’ultima volta.

Ma non l’avrebbero lasciata andare. Applaudirono come dei matti, perché quelli erano tempi in cui una donna sul palco non era autorizzata a mostrare neppure un lembo di pelle. Tra il caldo e gli applausi, Mae perse la testa, tornò indietro per un breve ritornello e si sbottonò il corpetto mentre lasciava di nuovo il palco.

Nick Elliott, il nostro direttore, corse dietro le quinte per sgridare Mae e multarla di dieci dollari, dal momento che mostrare più di ciò che era richiesto dalla sceneggiatura era punibile con un’ammenda. Quindi ordinò di accendere le luci in modo da calmare il pubblico, che stava impazzendo, e uscì sul palco per redarguire i clienti. Nick disse loro che i fratelli Minsky gestivano un teatro rispettabile. Non ci sarebbe stato più nulla di tutto ciò, e se non gli fosse piaciuto, sarebbero stati liberi di andarsene.

Nick era uno dei nostri dipendenti più fedeli, ma ci volle molto coraggio per cercare di calmare quel pubblico. Una volta accaduto l’incidente di Mae e scoperto l’effetto di quello che era uno dei primi spogliarelli, nulla avrebbe potuto trattenere il pubblico. Comunque non provammo nemmeno. Eravamo forse dei pazzi?

Billy restituì a Mae i soldi della multa e le diede un aumento di dieci dollari, purché ripetesse lo stesso “incidente” ogni sera. Quando Nick protestò che la polizia avrebbe fermato lo show, Billy disse: «Se la gente lo vuole, glielo daremo. Quando un tribunale mi dirà che ho infranto una qualche legge, smetterò. Fino a quel momento, venderemo i biglietti».(1)Minsky, Morton e Machlin, Milt, Minsky’s Burlesque, New York, Arbor House, 1986, pp. 33-34

A Mae Dix, ingenuamente, bastò togliere troppo rapidamente qualche parte del costume per diventare una leggenda del burlesque. Tanto che quell’episodio venne rievocato anche nel film Quella notte inventarono lo spogliarello, del 1968.

Ma torniamo alla carriera della nostra aspirante diva. Nel 1918 era nel cast di Sliding Billy Watson and the Wonder Show, come testimoniato dal Dayton Herald(2)The Dayton Herald, 1.1.1918, p. 11 in questo trafiletto che, però, si focalizza sulla vita privata di Mae Dix:

Star dello spettacolo diventa moglie di un banchiere

Questa bella rossa dai capelli ricci, che in questo momento è la soubrette di Sliding Billy Watson and the Wonder Show in scena al Lyric, presto si ritirerà dalle scene, perché due settimane fa si è sposata con R. C. Robinson, un importante banchiere di Pittsburgh.

Non conosciamo il motivo del cambiamento dei piani di Mae Dix, ma sicuramente non lasciò la carriera sul palco.

 

Gli spettacoli da protagonista

Nel 1922 era già considerata un’artista di rilievo, tanto che il Brooklyn Times Union le dedicò un trafiletto dal titolo “Hard school made Mae a star of Follies”(3)Brooklyn Times Union, 2.3.1922, p. 12, in occasione del suo ruolo di principale soubrette della 14ª edizione dello spettacolo annuale di Barney Gerard Follies of the Day, il cui protagonista era il clown Bozo Snyder.

Alla fine di febbraio del 1924 era nel cast di All Aboard, uno spettacolo andato in scena a Dayton, in Ohio. Un trafiletto promozionale(4)The Dayton Herald, 28.2.1924, p. 10 riporta una dichiarazione di Mae Dix che, curiosamente, non riguarda in modo specifico lo show in cartellone, ma è una riflessione più in generale sull’utilità del burlesque nella società:

Mae Dix afferma che il burlesque è utile

Mae Dix, la bella ingenua di All Aboard, in scena questa settimana al Gayety Theater, dice che il burlesque ha un ulteriore scopo, oltre a quello dell’intrattenimento:
«L’esposizione di frodi e imbrogli è uno dei principali punti di utilità morale nel burlesque», continua questa signorina. «Se una condizione sbagliata non cede alla persuasione, può essere invece quasi sempre efficacemente risolta prendendola in giro. Continui riferimenti al soggetto sulla stampa con vignette umoristiche e sul palco con allusioni argute e sarcastiche, saranno più utili per correggere un errore pubblico di quanto non lo siano tutte le chiacchiere ampollose degli intellettuali. Ecco perché il burlesque è una forza davvero benefica nella vita sociale. Il burlesque “morde” e con le sue scenette sempre aggiornate è perfetto per mettere alla berlina truffe e inganni».

Nell’ottobre dello stesso anno fece parte di The Fast Steppers, una rivista prodotta da Columbia Burlesque che, in un articolo(5)The Buffalo Enquirer, 25.10.1924, p. 3 del Buffalo Enquirer venne descritta come un burlesque adatto alle famiglie.

 

Una showgirl completa

Già negli show dei Minsky, Mae Dix aveva dimostrato di essere anche una cantante. Tanto che in nello spettacolo del 1925 Mae Dix and Her 10 Chicago Harmonaders(6)The Lincoln Star, 20.2.1925, p. 8 si focalizzò soprattutto sulla musica.

All’anno successivo risale una sua partecipazione a uno show allo State and Lake Theater di Chicago. Secondo quanto riportato da Variety(7)Variety, 10.2.1926, p. 36, Mae si esibì in un numero in cui teneva strette tra le gambe diverse ciliegie di cartapesta che poi gettava al pubblico.

Nell’aprile del 1928 era nel cast di Jazz Time Revue. Per quanto Mae non fosse tra i protagonisti, Variety(8)Variety, 4.4.1928, p. 38 la mise in risalto positivamente all’interno di una recensione anche per le qualità d’imitatrice:

Tra i meriti dello spettacolo c’è l’esibizione di una nuova solista in passerella, cioè Mae Dix: un’amazzone piena d’energia, che si esibisce in una imitazione di Tex Guinan, con accento meridionale e tutto, compreso il tormentone “Dai una mano a questa bimba”. […]
La signorina Dix è stata piuttosto tranquilla per tre uscite, poi ha fatto uno di quei numeri in cui si maneggia lo scialle, che era tutto ciò che si poteva chiedere. È un’esperta a gestire il pubblico, e in uno degli act gli spettatori si sono scaldati come in questo teatro non accadeva da mesi.

Texas Guinan era una entertainer americana, conosciuta come “The Queen of Nightclubs” per la sua attività negli speakeasy durante il Proibizionismo. La performance di Mae Dix è la conferma che la nostra era un personaggio sfaccettato, in grado di ballare, cantare, recitare e persino lanciarsi in imitazioni.

Nella stagione 1928-1929 ebbe uno spettacolo a suo nome proposto da Mutual Burlesque(9)Hartford Courant, 25.12.1928, p. 27: Mae Dix and Her Flapper Follies, testimoniato da diversi flani pubblicitari, ma soprattutto raccontato dal Baltimore Sun in un breve articolo(10)The Baltimore Sun, 3.2.1929, p. 62 che ci è utile a comprendere com’erano strutturati gli show dell’epoca:

Flapper Follies al Gayety Theater

Mae Dix e una danzatrice indù guidano il cast dello spettacolo burlesque

Mae Dix e le sue Flapper Follies, con la danzatrice indù Sharli come co-protagonista, proporranno questa settimana al Gayety uno spettacolo burlesque.
È stato annunciato che le scene principali della produzione includeranno The Land of Dykes, con ambientazione e costumi olandesi; Lady of the Vase, in cui le statuine di Dresda prendono vita; The Court of Spain, un numero di danza e, come finale, un numero blues di shimmy e struttin’ al quale prendono parte tutti i protagonisti e il corpo di ballo.
Nel cast ci sono Madeline McEvoy, Ruth Hamilton, Jack Montague, Johnny Ragland, Tom Fairclough e Jess Mack.

Il corpo di ballo di Mae Dix in "Flapper Follies"
Il corpo di ballo di Mae Dix in “Flapper Follies”

Nel 1932 era nel cast di Chamberlain Brown’s Scrap Book, una rivista in due atti in scena all’Ambassador Theatre di New York.

 

Sipario.

Nel 1954 si era probabilmente ritirata dalle scene, passando nel backstage, perché risulta come capo costumista nel musical The Girl in Pink Tights in scena al Mark Hellinger Theatre di New York(11)Billboard, 23.1.1954, p. 41.

Morì il 21 ottobre 1958 a Hollywood, all’età di 63 anni, forse (le fonti non sono confermate) a causa di un incendio che avrebbe distrutto l’hotel in cui alloggiava.

Un mistero svelato

Chiudiamo con una domanda: fu davvero Mae Dix a inventare lo spogliarello, per quanto casualmente? La risposta è no. Potrebbe essere stata la prima in America, ma sicuramente non al mondo. La storia del teatro registra un’artista che ben prima di lei si esibì in un numero di striptease ideato proprio come tale: Blanche Cavelli, a Parigi, la notte del 3 marzo 1894. Ascoltate il racconto di quella sera nel nostro podcast Burlesque Stories!

Note

Note
1 Minsky, Morton e Machlin, Milt, Minsky’s Burlesque, New York, Arbor House, 1986, pp. 33-34
2 The Dayton Herald, 1.1.1918, p. 11
3 Brooklyn Times Union, 2.3.1922, p. 12
4 The Dayton Herald, 28.2.1924, p. 10
5 The Buffalo Enquirer, 25.10.1924, p. 3
6 The Lincoln Star, 20.2.1925, p. 8
7 Variety, 10.2.1926, p. 36
8 Variety, 4.4.1928, p. 38
9 Hartford Courant, 25.12.1928, p. 27
10 The Baltimore Sun, 3.2.1929, p. 62
11 Billboard, 23.1.1954, p. 41

A. R.