Gil Elvgren and The Great American Pin-up

Gil Elvgren and The Great American Pin-up

L’estetica delle illustrazioni delle pin-up è spesso fonte d’ispirazione per le burlesque performer contemporanee. Uno dei più grandi artisti specializzati in queste immagini ammiccanti fu l’americano Gil Elvgren.

Gil Elvgren, "Mimi", 1956
Gil Elvgren, “Mimi”, 1956

Gillette A. Elvgren (15 marzo 1914, St. Paul, Minnesota – 29 febbraio 1980, Siesta Key, Florida) fu uno tra i primi e popolari illustratori, probabilmente il più grande tra essi, ad aver rappresentato le pin-up e ad aver contribuito, con il suo stile, alla loro diffusione attraverso numerosi artisti e allievi che vollero seguire il suo esempio.

Appassionato di arte e pittura fin da bambino, decise di seguire la sua vocazione artistica laureandosi alla American Academy of Art di Chicago verso la metà degli anni ’30, lasciando quindi il Minnesota e con esso la facoltà di architettura alla quale era precedentemente iscritto.

 

Pubblicità

Subito dopo il conseguimento della laurea, Elvgren entrò a far parte del team di artisti di Stevens and Gross, la più grande agenzia pubblicitaria di Chicago. In questa squadra, poté collaborare con colleghi che, come lui stesso, sarebbero di lì a poco diventati celebri per le loro pin-up girls: Al Buell, Andrew Loomis, Coby Whitmore, Robert Skemp, Ben Stahl i nomi più rilevanti, già suoi amici o compagni di Accademia.

L’agenzia collaborava già con il grande Haddon Sundblom, l’artista celebre per aver definito inimitabilmente l’aspetto del famoso Babbo Natale “testimonial” di Coca Cola. Sundblom prese a cuore il talento di Gil e diventò il suo mentore, insegnandogli la tecnica pittorica e influenzando radicalmente con il suo stile, il giovane artista.

Il Babbo Natale di Haddon Sundblom per Coca Cola
Il Babbo Natale di Haddon Sundblom per Coca Cola

 

Le pin-up

Nel 1937 Gil iniziò a lavorare per Louis F. Dow, al tempo una delle maggiori case editrici americane, dipingendo una prima serie di pin-up. Questa fase della sua carriera, a differenza delle successive, è riconoscibile poiché le sue opere sono firmate in stampatello.

Gil Elvgren, "Man's best friend", 1937
Gil Elvgren, “Man’s best friend”, 1937 (illustrazione per Louis F. Dow)

La serie di dipinti a soggetto pin-up per cui Elvgren è maggiormente ricordato è tuttavia la successiva, quando dal 1944 lavorò per Brown & Bigelow, la più grande casa editrice di calendari americana. In questa importante e consistente parte del suo operato, le illustrazioni iniziarono ad essere firmate in corsivo.

Le sue tele ritraevano bellissime ragazze americane che richiamavano, nei tratti, la dolcezza e l’innocenza tipica dei dipinti di Sundblom, ma con sguardi e pose maliziose del tutto diverse, rivolte direttamente verso l’osservatore.

Pin-up sotto la pioggia di Gil Elvgren
Pin-up sotto la pioggia di Gil Elvgren

L’influenza del suo mentore, ebbe un peso enorme nella sua carriera di artista, al punto che, anni dopo, la 7 Up gli commissionò un’illustrazione di Babbo Natale per una pubblicità, ma dovette rinunciare a usarla su suggerimento del proprio ufficio legale, che ne sconsigliava la divulgazione in quanto stilisticamente indistinguibile da quelle realizzate da Sundblom per Coca-Cola.

 

I grandi brand e le star di Hollywood
Il calendario 1956 della Sylvania Electric illustrato da Gil Elvgren
Il calendario 1956 della Sylvania Electric illustrato da Gil Elvgren

Al contempo, Elvgren proseguì con successo anche le collaborazioni in campo pubblicitario, accettando ingaggi da grandi brand come General Electric, Ford, Four Roses, Coca-Cola, Sylvania Electric e molti altri. Nel 1951 aprì un suo studio di illustrazione e ben presto il lavoro fu talmente copioso che fu costretto anche ad assumere altri artisti.

Cinque anni dopo si trasferì con la famiglia in Florida, dove iniziò a realizzare anche ritratti commissionati da personaggi famosi come Kim Novak, Myrna Loy e molte altre, creando una vera e propria moda tra le aspiranti star.

In questo periodo inoltre, Elvgren iniziò a mettere la propria arte al servizio di settori differenti, realizzando anche illustrazioni per importanti riviste: tra le tante, The Saturday Evening Post, Redbook e Cosmopolitan.

 

Dalla modella all’opera
La strega di Gil Elvgren e la sua modella: Myrna Hansen
La strega di Gil Elvgren e la sua modella: Myrna Hansen

Janet Cecelia Cummins, moglie dell’artista, era spesso musa ispiratrice per le sue opere, ma la modella maggiormente presente nelle sue illustrazioni era Myrna Hansen.

Elvgren posizionava la ragazza utilizzando materiali e oggetti di fortuna, che venivano poi trasformati dalla fantasia dell’artista e trasferiti sulla tela  ricostruendo intorno al soggetto un’ambientazione del tutto diversa.

Gil Elvgren posiziona la modella Myrna Hansen con un bastone apposito.
Gil Elvgren posiziona la modella Myrna Hansen con un bastone apposito.

Per poter copiare meglio dal vivo le parti del corpo e applicare la corretta prospettiva alla scena da rappresentare, Elvgren si serviva di un bastoncino con il quale spostare direttamente il corpo della modella. Questo gli consentiva di utilizzare le inclinazioni più opportune per la scena che voleva rappresentare, ma anche di non toccare mai direttamente il corpo della ragazza durante i posizionamenti desiderati.

 

La bibbia di Elvgren: The Great American Pin-up
Fuga dalla cornice secondo Gil Elvgren
Fuga dalla cornice secondo Gil Elvgren

Gil Elvgren morì di cancro il 29 febbraio 1980 all’età di 65 anni, dopo aver firmato, nel corso della sua vita, oltre 500 dipinti, ma con il grande sogno irrealizzato di raccogliere e pubblicare in un libro tutte le sue opere.

Al suo capezzale, qualcuno promise all’artista di farsi carico del progetto: fu l’amico Art Amsie, possessore di una nutrita pin-up gallery nonché amico e collaboratore della modella Bettie Page. Amsie iniziò così a raccogliere materiale per il libro con il collaboratore, e in seguito prosecutore, Louis K. Meisel, che nel 1991 pubblicò finalmente il libro con il titolo The Great American Pin-up.

Frutto di un lavoro di ricerca durato dieci anni, questa straordinaria raccolta comprende il 90% delle opere di Elvgren, 200 delle quali tele fotografate dal vivo. Fu scritto grazie alla collaborazione di artisti e colleghi che fornirono testimonianze dirette sulla vita e sull’arte di Elvgren, come alcune delle le sue più devote modelle e preziose informazioni tecniche fornite dall’illustratrice e collega Joyce Ballantyne.

 

Una pin-up è per sempre
Gil Elvgren, pin-up
Gil Elvgren, pin-up

La datazione delle sue opere, che compare raramente nelle tele, risultò particolarmente difficoltosa per la stesura del libro, poiché l’artista realizzava dipinti pensati per essere stampati e riprodotti nel tempo; perciò, se un’illustrazione veniva eseguita in un determinato anno, poteva essere pubblicata anche a qualche anno di distanza rendendone approssimativa la ricostruzione cronologica.

Fu necessario quindi un attento e dettagliato lavoro di ricostruzione del suo percorso artistico e dei suoi cambiamenti di metodo e di stile; in tal senso, il materiale fornito da Brown & Bigelow, in possesso di una consistente fetta di opere, contribuì in modo sostanziale alla corretta collocazione temporale delle illustrazioni.

L’intenzione da parte degli autori, è tuttora quello di sostituire le foto delle stampe con quelle degli originali ogni qualvolta ne verrà alla luce qualcuno.

Meisel ha anche aperto www.gilelvgren.com, un sito internet ufficiale dedicato ad Elvgren affinché le sue opere e la sua memoria possano essere onorate e ammirate anche dalle generazioni future.


 

Veronica Marcato

Veronica Marcato è una cantante e showgirl milanese, attiva nell'ambito di spettacoli di varietà e burlesque. Appassionata d'arte, ha studiato Beni Artistici e dello Spettacolo all’Università di Parma. Per Burlesque.it cura la sezione dedicata all'arte.