John Willie: l’illustratore fetish che influenzò il burlesque

John Willie: l’illustratore fetish che influenzò il burlesque

Negli anni ’40 John Willie illustrava il mondo fetish underground. Oggi è adorato da Dita e fonte d’ispirazione per le burlesque performer più audaci.

 

L’arte di John Willie è stata una costante fonte d’ispirazione per me e per la mia carriera fin dagli esordi.
~ Dita Von Teese

John Alexander Scott Coutts (Singapore 9 dicembre 1902 – Guernsey 5 agosto 1962), fu un illustratore, fumettista,  fotografo ed editore meglio conosciuto con lo pseudonimo di John Willie, artisticamente attivo dalla metà degli anni ’40 fino agli anni ’60.

Cresciuto nel Regno Unito, lavorò per un breve periodo come sottotenente del Royal Scots, il reggimento reale scozzese, dal quale però fu costretto a dimettersi nel 1925 per aver sposato Evelyn Fisher, hostess di un night club, senza il permesso del suo ufficiale comandante. I due emigrarono in Australia, ma divorziarono nel 1930.

Illustrazione di John Willie
Illustrazione di John Willie

 

L’ingresso nel mondo fetish

In quegli anni Willie entrò a far parte di un club  frequentato da una comunità di feticisti delle scarpe e altro, avviando così la sua attività di fotografo e illustratore fetish. Willie sbarcò il lunario con una serie di lavori diversi in attesa di avverare il suo sogno e vivere della propria arte; restando in tema, fondò anche un’azienda di calzature esotiche chiamata “Achilles”.

Nel 1945 Willie si trasferì in Nord America poiché il suo desiderio era quello di stabilirsi a New York, ma fu costretto a rimanere a Montreal, in Canada, per circa un anno a causa di problemi burocratici. Ed è proprio qui, che nel 1945 fu introdotto nel mondo del fetish clandestino: un evento decisivo per la sua vita e per la sua carriera di artista.

Geometria del tacco 15 secondo John Willie
Geometria del tacco 15 secondo John Willie

 

Bizarre

La conoscenza di Charles Guyette infatti, pioniere della moda fetish (commerciante di accessori teatrali, ma anche di corsetti burlesque, guanti, calzature e stivali fetish realizzati su misura e primo produttore del famoso G-string), lo influenzò fornendogli la costumeria necessaria alla realizzazione delle proprie fotografie e illustrazioni. Fu così che, alimentato da questo contesto, alla fine del ’45 Willie fondò la rivista di arte fetish Bizarre, utilizzando lo pseudonimo che lo ha reso conosciuto e che volle mantenere per tutta la sua vita.

Copertina di Bizarre
Copertina di Bizarre

 

Sweet Gwendoline

L’anno successivo Willie inserì nella rivista la serie a fumetti The Adventures of Sweet Gwendoline, che aveva come protagonista la bionda e formosa Gwendoline, salvata costantemente dall’agente segreto U69, un’affascinante dominatrice dai capelli corvini, la quale era spesso costretta per il bene della ragazza a legarla e a combattere contro l’antagonista sadico e baffuto Sir Dystic D’Arcy, nientemeno che la parodia di Willie stesso.

La rivista includeva molte fotografie della seconda moglie Holly Faram, sua musa ispiratrice, e molte lettere dei lettori che trattavano argomenti come bondage, sadomasochismo, travestitismo, acrotomofilia.

Sweet Gwendoline di John Willie
Sweet Gwendoline di John Willie

 

Influenza ed eredità di Gwendoline

Le illustrazioni di Sweet Gwendoline ebbero parecchio successo, entrando di prepotenza nell’immaginario BDSM e lo stile pittorico di Willie diventò scuola per i successivi illustratori e vignettisti interessati a questo genere. The Adventures of Sweet Gwendoline furono pubblicate inoltre come serie fissa nella rivista fetish/sadomaso di Robert Harrison, Wink, dal giugno 1947 al febbraio 1950 e in seguito in diverse altre riviste nel corso degli anni.

Dopo la morte di Willie, avvenuta nel 1962 a causa di un tumore al cervello, le illustrazioni proseguirono per mano dell’artista Eric Stanton, illustratore che lavorò negli anni ’70 presso la Movie Star News di Irving Klaw. Quest’ultimo era un commerciante di immagini fetish, che ereditò le influenze di Harrison, Guyette e Willie stesso, e diede un contributo sostanziale all’arte fetish realizzando cortometraggi con Bettie Page (ma anche burlesque movie come Striporama, Varietease e Teaserama, interpretati tra gli altri dalle burlesque performer Tempest Storm e Lili St. Cyr).

Illustrazione di Eric Stanton
Illustrazione di Eric Stanton

L’impatto culturale di Sweet Gwendoline fu talmente ampio da essere citata anche in contesti estranei al BDSM, come nella musica, nella fotografie e al cinema. Nel libro Princess in Blond und Tango per esempio, divenuto un classico del fetish, si trovano fotografie del tedesco Herbert W. Hesselmann, collaboratore anche di Playboy, il quale aveva inscenato una serie di set fotografici ispirandosi alle avventure di Gwendoline, mentre nel 1984, le vicende del personaggio furono adattate per il film di Just Jaeckin, The Perils of Gwendoline in the Land of Yik – Yak.

Dita Von Teese ha più volte dimostrato il suo amore per Willie, sia nelle scelte estetiche che artistiche. Quando nel 2013 è stata citata da Vanity Fair nell’elenco dei personaggi pubblici meglio vestiti, ha dichiarato che le sue icone di stile sono «le donne dell’artista fetish degli anni ’40 John Willie». Un omaggio ulteriormente esplicitato nell’act Lipteese del burlesque show Glamonatrix.

Segno che a distanza di quasi ottant’anni i personaggi che popolano il mondo sexy e audace dell’illustratore non smettono di affascinare, turbare, sedurre.

Veronica Marcato

Veronica Marcato è una cantante e showgirl milanese, attiva nell'ambito di spettacoli di varietà e burlesque. Appassionata d'arte, ha studiato Beni Artistici e dello Spettacolo all’Università di Parma. Per Burlesque.it cura la sezione dedicata all'arte.