Burlesque Lifestyle. Tassels or Pasties? That is the question

C’è chi ingurgita una blue pastie per far sesso e chi, per il sesso, ha il tassel fisso, ma le Vere Burlesquine sanno che di ben altro si tratta. Niente di meno che un grande passo per l’umanità verso la perdizione dell’incantevole e luccichevole Worldwide Burlesque.

I puntini. Incantevoli ninnoli, talvolta appiccicati nelle lande desolate dei nostri corpi, talaltra a decorar le cime degli ermi colli. Ma sempre lì, sui seni. Anche se devo ammettere di aver visto un Boylesquer usarli come punti luce sulla sua seconda faccia, che voi siate felliniane come la bellissima Immodesty Blaize o total flat come fu la straordinaria Dirty Martini appena nata, dei bei puntini non potranno che farvi star bene! Sì, come la cioccolata calda con la panna e una spolverata di cacao dopo la crioterapia forzata alla fermata del pullman in pieno inverno, con l’obbligo di pagare pure il biglietto, nonostante il disservizio… Meno male che ora, anche a Torino, c’è la metropolitana che ha mandato sul lastrico non pochi imprenditori che aspettano ancora milioni di Euro dallo Stato, che, coi suoi giochini di prestigio, riesce non solo a non saldare i lavori commissionati durati anni, ma pure a chiederne il relativo anticipo IVA. Fantastici. A confronto, Houdini non era nessuno. Ma non parliamo della Ma… Ops, volevo dir dello Stato.

Cominciamo piuttosto a trasformare ciò che troviamo in ciò che desideriamo. Nonostante la fisica quantistica, The Secret e tutto il resto, non basterà pensar positivo. Bisogna agire.

La specialità di Little Lady, per questo mese, è un alternative model per creare i tassels or pasties dei vostri sogni. Pronte ai posti di combattimento? So che siete nate pronte… Noi, Eva Sapiens fin troppus inside.

Ormai, avrete capito che l’unica cosa che non consiglio mai di riciclare, sono gli ex. Solo il minestrone è buono riscaldato. Quindi via, davanti ai vostri armadi, comò, sgabuzzini o fino all’estensione portatile della vostra cabina armadio… Non mi riferisco alla nostra borsetta, ma alla macchina… Certo! Quello è il posto migliore in cui scavare. Migliaia di cassettini e pertugi, insenature plastiche ove sì, cresce anche il muschio e no, l’odore che sentivate non era l’Arbre Magic. Era quel pezzo di sushi di due mesi fa, che volevate sputare dallo sdegno, ma il locale era troppo chic per insudiciare la vista della Bolgia dei V.I.P. con dei miserabili cestini in cui nascondere le prove della vostra voce fuori dal coro. Ma noi, figli della F.I.A.T. , abbiamo nelle vene anche un po’ di sangue di Raffaello che ci salverà , un po’ di sangue di Caravaggio che ci metterà solo nei guai e un po’ di sangue di Cristo per affogare i dispiaceri, visto che è una delle poche droghe terribili con cui puoi scegliere di morire in pace, oltre che con le sigarette.

Bene, ravanate nel delirio ovunque esso sia e pescate un reggiseno. Quel pacco di reggiseno che avrebbe dovuto sostenervi anche psicologicamente allo Speed Date. Invece no, si è slabbrato al primo lavaggio e ha avuto il suo attimo di défaillance appena sedute davanti a Lui. BLINNN… SWISH e pensi: “Maporc… SORRIDO! Magari non se ne accorge” e lui: “Ciao, sono Mister Thirty. Dove son finite le tue gemelle?” e tu, di secondo nome Natural Born Killer: “Thirty è il tuo quoziente intellettivo o l’espressione massima dei tuoi desideri che non realizzerai mai? Santo Rocco aiutaci tu. Prega per noi… AH-AAAHHH-AAAHAAAHMEEEN!” BLINNN.

Dopo questo piccolo omaggio al Dio della Patata e all’estasi della preghiera, potete tagliare dalle coppe del reggiseno, la porzione di stoffa, con imbottitura piatta compresa, in corrispondenza dell’areola… Da non confondere con l’aureola che, ormai, vi illumina la sommità del capo a suon di stracciamenti di balle. Ora, tirate fuori il cinese che c’è in voi e cuci, cuci, cuci e cuci, cuci, cuci. La tradizione cinese di ricamo di pregio è una vera fonte inesauribile d’ispirazione. Fate una sorta di orlo lungo tutto il perimetro delle basi ottenute.

Tra tutte le minchiate accumulate negli anni, scegliete una collana che non potete più vedere, ma di cui amate le pietre. Van bene anche gli anelli che vi ha regalato Seseiex Cisaràunperché. Componete il vostro mosaico cucendo e incollando con la colla a caldo ciò che avete selezionato. Potreste usare un colore per decorare il bordo esterno ed uno in tinta per tutto il resto, finendo con un particolare nel centro. Voilà, les jeux sont fait.

E la variante tassels? In questo caso, lasciate libero da ingombri il centro dei pasties e fissateci un pendaglio. Magari in stoffa. Quello che sta lì, appeso alla maniglia della porta del bagno e aspetta una promozione solo per indicar la via della felicità, anziché quella della liberazione…

Orsù, recitiamo tutte insieme il mantra di questo mese che si rifà a ciò che diceva sempre Shakespeare ad un passo dal coma etilico, alla fine dei parties in backstage: “So, tassels or pasties? That is the question”.

Si accettano reclami nel senso fisico del termine, per cui, esclusivamente se commestibili e dolci.

Se vi fa piacere, inviate le foto dei vostri capolavori all’indirizzo e-mail littleladyburlesque@gmail.com. Il più particolare verrà pubblicato. Come questo che vedete qui a alto, realizzato da Jessica Bernardello.

Cosa creeremo nella prossima puntata, lo scoprirete solo vivendo e seguendo Little Lady Burlesque e i suoi deliranti consigli pratici di Burlesque Lifestyle… So, stay tuned!

Little Lady

Torinese di nascita ma cosmopolita per vocazione, è un’artista a tutto tondo, dinamica, eccentrica, poliedrica. Il suo denso curriculum da performer burlesque – e non solo – l’ha portata sui palchi italiani e internazionali. Per Burlesque.it scrive a puntate la Guida pratica: Burlesque Lifestyle, in cui svela i segreti per crearsi una serie di invidiabili accessori in tema. Il tutto condito con la sua sferzante, irresistibile ironia.