Burlesque Vivo 3D: piume di struzzo in dvd


Quando, diversi mesi fa, ci giunse la notizia di un filmato in dvd dedicato al burlesque, storcemmo subito il naso tirando fuori il nostro solito sproloquio: “qui abbiamo a che fare con un’arte performativa in cui la modalità di fruizione è un elemento fondamentale; cioè, in sostanza, il burlesque è in-scin-di-bi-le dalla sua dimensione dal vivo, sul palco!”

Poi, qualcuno aggiunse una parolina che cambiò tutto il nostro pensiero sul progetto: 3D. Questo bastò a ricordarci che, per quanto in questi anni sia così di moda, se vuole esistere anche in futuro il burlesque deve saper offrirsi alla sperimentazione, com’è proprio della arti.

Il 3D, oggi, ci fa venire in mente le meraviglie animate della Pixar, come il film Up, o le visioni di James Cameron in Avatar. Ma chi ama il burlesque, ha sempre una forte tendenza a guardare al passato… Dimentichiamoci quindi, per un attimo, le lenti polarizzate che solitamente ci troviamo sul naso al cinema, e riprendiamo in mano i vecchi occhialetti in cartone con una lente rossa e una ciano, che usano il sistema dell’anaglifo. Solo a guardarli, ci riportano indietro di decenni, quando al cinema i primi brividi tridimensionali erano dovuti al Mostro della laguna nera di Jack Arnold, mentre le palpitazioni stereoscopiche si avevano con le immagini delle riviste per adulti.

A unire queste esperienze del passato, infondendo in esse nuova linfa, sono stati Chaz Royal, onnipresente tuttofare del burlesque internazionale, e Cristiano Gazzarrini, lungimirante regista fiorentino titolare di 3DViVo, casa di produzione di film stereoscopici. Dal loro sodalizio è nato Burlesque Vivo 3D – The Pink Suite, un prodotto in cui la tecnologia è al servizio del burlesque:
sette performer – Millicent Binks, Cecilia Bravo, Chrys Columbine, Fifi Fatale, Miss Honey Moon, Veronika Valentine, Roxy Velvet – si sono esibite in studio per le telecamere del regista in alcuni dei loro migliori act, poi racchiusi  in un dvd che ne rispetta il taglio old fashioned e ne esalta la raffinatezza.

Abbiamo avuto modo di visionare e apprezzare Burlesque Vivo 3D e vogliamo approfondire il discorso, scoprendo qualche curiosità, proprio grazie al regista Cristiano Gazzarrini.

Com’è nato il progetto Burlesque Vivo?
Burlesque Vivo è nato dall’unione di due passioni: quella per il 3D, prima, e quella per il burlesque, successivamente. Quando è stata concepita l’idea – realizzare una collezione di spettacoli burlesque in 3D – mi sono guardato intorno e ho deciso che il progetto doveva avere un respiro internazionale, da qui l’idea di contattare il London Burlesque Festival nella persona del suo creatore Chaz Royal, il quale si è subito dimostrato interessato e disponibile a collaborare offrendoci ospitalità in occasione dell’edizione 2009 del festival, a Londra. Successivamente si sono unite altre due case di produzione italiane grazie insieme alle quali abbiamo formato un’ottima squadra produttiva, la toscana Atom production e la milanese ARDACO senza le quali il progetto non avrebbe potuto prendere la concretezza necessaria. La scelta delle perfomer è stata fatta tra una rosa selezionata da Chaz Royal. Le perfomer sono state coinvolte in prima persona nel progetto diventandone al tempo stesso co-produttrici. Una curiosità è che tutto il progetto si è sviluppato tramite internet in un rapporto epistolar-telemetico della durata di 6 mesi nei quali abbiam preso i contatti con Chaz Royal (ci siamo visti di persona solo in occasione delle riprese a Londra) e con le possibili performer da cui abbiamo scelto le 7 del primo volume di Burlesque Vivo.

I numeri delle performer, solitamente pensati per l’esibizione sul palco, sono stati portati nel contesto di uno studio con un tipo di ripresa finalizzata al 3D. Che tipo di adattamento ha richiesto, per gli act, questo passaggio?
La lontananza tra la produzione, italiana, e le performer, provenienti da Inghilterra e Canada, ha fatto sì che il lavoro si sviluppasse a distanza e quindi non c’è stato un vero e proprio studio per il riadattamento degli act per il 3D. Assieme alle performer abbiamo scelto le performance dal loro repertorio che ci convincevano maggiormente tramite foto e video sul web. Dopodiché è stato un lavoro simile all’improvvisazione teatrale che si basa su un canovaccio ma lascia spazio al cambiamento. Ci siamo incontrati a Londra con le 7 performer il giorno stesso delle riprese e dopo un brainstorming generale –  durante il quale abbiam spiegato i meccanismi coreografici che funzionano maggiormente in un filmato 3D – abbiamo fatto un paio di prove con ogni performer dando una nuova forma alla loro coreografia che è stata una mediazione tra quella che erano solite fare sul palco e una più congeniale al 3D. La scelta di questo interno soffuso, quasi una sorta di interno di un carillon è stata una scelta dettata dal gusto e dalla praticità di realizzazione, infatti abbiamo trasportato tutto in auto dall’italia fino a Londra. Per i volumi successivi cambieremo le scenografie spostandoci maggiormente verso delle ambientazioni con atmosfere diverse, magari tra performance e performance.

Nelle note del dvd, si legge che questo progetto non vuole essere un sostitutivo dell’esperienza dello spettacolo dal vivo. Quindi qual è il vostro scopo?
Sono il primo a sostenere che lo spettacolo dal vivo, sopratutto nel burlesque è insostituibile, ragione tra tutte il fatto che la magia di uno spettacolo burlesque risiede per  gran parte nella genialità della performer che l’ha realizzato e non necessita di grossi mezzi per la messa in scena. Amo il fatto che il burlesque non abbia bisogno di grandi spazi o produzioni mastodondiche per emozionare. Nella stessa settimana una performer può esibirsi il martedì a New york il giovedì a Londra e il sabato sera infiammare gli animi di un pubblico italiano. Per questo Burlesque vivo non si pone assolutamente come un sostitutivo dello show dal vivo. Burlesque Vivo è un progetto in divenire. Il nostro scopo è quello di raccogliere. Collezionare quante più performance possibili per i posteri. Il S3D è il mezzo ottimale perché permette allo spettatore di entrare in una dimensione estremente coinvolgente. Pensate se oggigiorno avessimo a disposizione dei filmati degli strip di Bettie Page in S3D!

Dove si può acquistare il dvd?
Per adesso il DVD – che contiene anche un paio di occhiali S3D – è acquistabile tramite due siti internet: il sito vetrina www.burlesquevivo.com che rimanda al e-shop www.theamazingshop.com (pagamento con carte di credito e paypal) e  www.womanshop.it di Simona Sessa, il primo pin up store d’Italia, con il quale abbiamo creato una confezione deluxe contenente il DVD e  la Crema Burlesque, un’esclusiva di Woman Shop

A quando il prossimo dvd della serie?
Quanto prima. Tempi produttivi permettendo. Stiamo già fantasticando su quali performer ci piacerebbe coinvolgere. Per questo abbiamo trovato nel networking un valido strumento. Abbiam aperto un profilo facebook con il quale stiam iniziando a conoscere performer da tutto il mondo e al tempo stesso promuoviamo il progetto Burlesque Vivo. Qualsiasi performer interessata può iscriversi qua >>

A parte questo progetto legato al burlesque, di cosa si occupa la tua società di produzione?
3DViVO è un’azienda specializzata in consulenza e produzione di contenuti multimediali in 3D, o per meglio dire in stereoscopia, il termine esatto per definire contenuti filmici stereoscopici è infatti S3D (stereoscopic 3D) per non confonderlo con la computer grafica 3D. 3DVivo si occupa di S3D dal 2008. Ha collaborato come consulenza nella realizzazione del filmato Big Bang per INFINI.TO il planetario di Torino; La chimica dei sentimenti, documentario con animazioni in 3D prodotto da Cicciotun produzioni Milano. Parallelamente sta portando avanti altri due progetti per lo sviluppo di contenuti multimediali in 3D: uno sulla città di Firenze e l’altro è un remake di una serie animata giapponese degli anni ’70 molto famosa in Italia. PEr saperne di più www.3dvivo.com.

Burlesque.it Staff