HoneyLulu: il miele italiano che addolcisce il the inglese

Honey Lulu
Honey Lulu

Nei precedenti post abbiamo segnalato parecchi eventi. Ora ci prendiamo una piccola pausa, chiudiamo il sipario e andiamo dietro le quinte del burlesque per fare due chiacchiere con un’amica. Pubblichiamo così una piccola intervista con un fenomeno italiano da esportazione: la performer HoneyLulu, che ad oggi è l’unica artista italiana (al 100%, non di sole lontane origini) a far parte del firmamento internazionale delle stelle burlesque.
HoneyLulu si esibisce da anni in Inghilterra e ha partecipato ad alcune delle più importanti manifestazioni di burlesque nel mondo. Amante dell’old style, la nostra ha recentemente portato sul palco un numero che rimette in gioco ironicamente il concetto alla base del martini glass con, al posto del bicchiere, un’enorme e inglesissima tazza da the.
Signore e signori, ecco a voi HoneyLulu, The Queen of Strip-Tea!

Quando dall’Italia sei partita alla volta del Regno Unito, sapevi già  che nel tuo futuro ci sarebbe stato il burlesque?
No, sono arrivata a Londra all’eta di 18 anni e in cerca di me stessa. L’arrivo al burlesque è stato graduale. Ho studiato fotografia e sono sempre stata interessata alla cultura alternativa e retrò. Andavo spesso a vedere spettacoli di burlesque e quando qualche anno fa ho visto Rita Hayworth togliersi i guanti nel film Gilda, nella celebre scena del film, ho deciso che quella era la mia vocazione. Adesso non potrei immaginare la mia vita senza il burlesque.

Le tue esibizioni si rifanno ad un modello di burlesque molto tradizionale, fatto di pizzi e lustrini, e collocato a cavallo tra gli anni ’40 e ’50. Pensi ad un’evoluzione o continuerai a trovare nuove idee in questo filone?
Di sicuro aggiungerò molti più strass ai miei costumi vecchi e nuovi! Personalmente sono una grande fan del burlesque classico (e delle versioni moderne dello stile anni ’40 e ’50); anche se ammiro moltissimo artisti sperimentali e avant-garde, al momento sto bene nella nicchia che mi sono creata, e immagino costumi e scenografie sempre più eleborati. Detto questo, ho in progetto un numero con un abito in lattice, che avrà un tono decisamente piu contemporaneo.

Dopo la rinascita degli anni ’90, il successo americano e inglese del burlesque è ancora grande. Non solo: in molti paesi, come il Giappone, la Francia, la Germania, l’Italia, eccetera, la gente si sta interessando sempre di più a quest’arte. Qual è il segreto del burlesque?
Il fascino del burlesque sta in diversi aspetti: è una forma di intrattenimento leggera, divertente, ironica, sensuale e mai volgare, e per questo piace sia a uomini che donne. Anzi sono donne le fan più appassionate di questo genere (tanto che questo mese parteciperò ad uno show riservato a loro). Il segreto sta anche nel fatto che tutte le diverse corporature e taglie femminili vengono celebrate e gli spettatori quindi si sentono più vicini all’artista.
Il burlesque dà anche molto spazio alla creatività e alla individualità, ed il glamour dei costumi e senz’altro attraente.
In questo mondo dominato da immagini di donne perfette ed omologate, la diversità ed il glamour del burlesque sono una boccata di aria fresca!

Sei stata la prima e unica artista italiana al London Burlesque Festival, Tease-O-Rama e al Roma Burlesque Festival. Un bel primato. Cosa significa per te?
Devo ammettere che è un onore essere la prima ed unica artista italiana ad aver partecipato a queste manifestazioni e, come ha detto un quotidiano romano, «a difendere il tricolore». Al Tease-O-Rama di San Francisco la maggior parte degli artisti era americana ed uno dei momenti più belli della mia carriera è stato quando mi sono trovata accanto a delle vere leggende del burlesque, presente e passato, e quasi non ci credevo!
Al festival di Roma lo scorso anno diverse persone mi hanno chiesto se fossi veramente italiana: questo mi ha fatto sorridere e lo ha reso speciale.
Al London Burlesque Festival invece ho esibito il mio nuovo numero con la tazza da the gigante, il cui concetto è molto inglese: a volte penso di avere il meglio dei due mondi!

Grazie a Miss Honey Lulu. Per sapere di più su di lei:
www.misshoneylulu.com
www.myspace.com/misshoneylulu

Immagine: © Matt Rowe

A. R.