Burlesque Lifestyle. Welcome to the jungle!

Burlesquine Care, vi si è rotta la bolla temporale in cui tentavate di sopravvivere alle nefandezze della vita quotidiana? Bene…
Benvenute nel mondo dove il reale si confonde con l’irreale.
Dove tutti son buoni e tutti son cattivi.
Dove resistere è la parola d’ordine.
Dove lo zucchero vi addolcirà la pillola.
Dove lo sport e l’arte saranno la vostra àncora di salvezza.
Dove caccerete il Male con manciate di brillantini come sale sulle lumache (pratica barbara assolutamente da NON fare, vi possa andare il sale negli occhi qualora lo faceste, che vi starebbe solo bene)
Benvenute nel piumoso, luccicante e magico mondo del Burlesque!
Questa è la LiL’ Guide per voi, quindi… N-Joy&Burlesque your life!
Guida pratica e deliri di Little Lady Burlesque

Save your life with Burlesque Lifestyle

Il capo… Ovvero il regno del caos. Nonché la nostra testa che, in qualità di Donna, non può che esser una fonte inesauribile di idee, guai e voglie. Una zuccaccia delirogena piena di tutto e niente allo stesso tempo. Talvolta infestata di pensieri in balia della corrente, talvolta rapida… Come un bradipo sopravvissuto a uno Xanax Party.
Come sdrammatizzare una delle cause di tutti i nostri agi e disagi? Magari con un bel cappello. E come creare un copricapo dal nulla? Non si può. A meno che non lo vogliate indossare solo per finta… Per le gite con l’amico immaginario. Ah! Chissà che risate ai
vostri pic-nic?! Peccato che poi vi diano il T.S.O.* Ma ecco una soluzione ready2go.
Decidete voi, se esserne vittime o carnefici…

Girovagate per casa vostra con molta nonchalance. Se la family crew vi osserva, potreste far finta di pulire, tanto saranno abituati a vedervi sgobbare minimo 15 ore al giorno. Raggiungete l’alcova a luci rosse, il vostro nido d’amore e odio. Ora adocchiate quella maledetta abat-jour che fa tristemente capolino ai lati del vostro letto. Sì, quella che vi ha regalato il parente di turno per sgomberare un po’ la sua cantina. Quella che sta lì a testimoniare tutto ciò che vorreste fare, che fareste se… E che non fate. Si sa, meno testimoni ci sono, meglio è.

Con garbo, solo dopo aver staccato la corrente, sradicatela dal muro. Lasciate che lʼautoeliminazione dei popoli non vi colga impreparate, non è ancora il vostro momento. Respirate a fondo. Non sottovalutate la sensazione liberatoria di questo atto estremo. Non ascoltate quell’istinto animale irrefrenabile che vi si sta annidando nelle viscere e che comincia a salire pervadendo tutte le vostre membra. Respirate ancora e scacciate la voglia di estirpare tutto ciò che vedete, marito, moglie, trombamico o amica di letto compresi. Non è così che eliminerete i vostri problemi. Almeno, non oggi. “After all, tomorrow is another day…” come diceva la splendida Vivien Leigh, e lʼimportante è sempre rialzarsi col sorriso, aggiungo io pur essendo nientʼaltro che Una, nessuna e centomila.

“Ma che ci faccio con tutto ʻsto ambaradan? “ vi starete chiedendo… Ebbene, della lampada, gettate dalla torre tutto, tranne la copertura e la struttura che le dona la forma. Analizziamo il paralume. Dovrebbe avere una base inferiore più grande rispetto quella superiore. Ad ogni modo, quella grande andrà posta in alto, mentre la piccola diverrà la base del vostro cappello. Andate a caccia sempre in casa vostra, onde evitare una denuncia per furto nella migliore delle ipotesi, di un nastro o un elastico abbastanza lungo da permettervi di fissare il cappello al capo. Se vivete a Sumba, non scambiate un Green Mamba col raso verde com’è capitato a me, da buona cittadina rintronata quale sono…
Potreste usare anche la famosa calza smagliata, sorella di quella usata per la decorazione di Chiome indomabili tremate, le acconciature son tornate! Se l’avete gettata non siete delle 25-4everyoung autentiche, non siete delle vere Burlesquine sempreverdi. O più semplicemente, è giunto il momento di sapere che è buona norma non gettar via nulla… Come diceva sempre mia nonna: “Non si butta via niente, se viene la guerra, che fai?”. Non dimenticate che il genere Politicus Strontius si compra le borse di Kelly Hermes in cocco a TRENTAMILAEURO lʼuna, grazie ai nostri soldi. Ma non una borsa sola per le cinquanta generazioni future. No, no, più di cinquanta borse diverse in coccodrillo nello stesso armadio, della stessa deputata… E pensare che un pezzo di quelle borse ci appartiene… Spero che, prima o poi, facciano una FUSION e si ricomponga il coccodrillo mentre lei dorme e ciaubale… Magari, se potessero farsi realizzare una borsa in pelle umana, ci degnerebbero dello stesso impegno di un Kelly onde evitare la rovina e la guerra civile.

Ad ogni modo, pronte per i crampi alle mani? Bene, un po’ di stretching per le dita e via a cucire i due nastrini ai lati della base piccola del cappello.

Ora si torna a caccia. Bisogna stanare della stoffa per chiudere la base grande del cappello, quella superiore, che cucirete a mo’ di tappo. Three-Two-One… Houston, weʼve a problem! Avete trovato la camicia del vostro ex? Quel tipo da sbarco che vi ha amareggiato un pezzo di vita e frantumato parte del vostro cuore? Poveriiinooooo, ci teneva così tanto! E pensare a quante volte gli avete detto di recuperare i suoi luridi stracci! Bravissime… ZAC-ZAC… Non vi sentite già meglio? Più libere, più leggere, manco vi foste mangiate un barattolo intero di Nutella, vetro e tappo compresi tipo Pitone, con tanto di sagoma in corrispondenza del gargarozzo. Avete un trofeo di guerra sul capo, non so se ho reso l’idea.

Ora, dobbiamo assolutamente creare una falda al cappello. Un piattino piano di cartoncino può andar bene. Ideona… Quelli che usate per i pic-nic con l’amico immaginario o quelli dell’ultima grigliata… Anzi, meglio il freesbee di Fido, ma almeno le bave, toglietele. A meno che non vogliate l’effetto Visitor all’atto di togliersi il volto per svelare il muso da serpe PFSSSS-PFSSSSSSSSSSSS. Mettete la base piccola del paralume nel centro del supporto scelto e segnatene la sagoma che eliminerete. Otterrete, quindi, un bel buco in mezzo.Sì, insomma, la famosa ciambella col buco da non lasciare incustodita qualora aveste un teenager nella crew in stile American Pie…

Con la colla a caldo, fissate la base piccola del paralume all’orlo del foro che avete appena eseguito lasciando passare, nel centro di esso, i nastrini liberi come piccioni viaggiatori in ferie. Se Fido piange, dategli subito un nuovo giochino, a meno che non siate disposte a sacrificare una scarpa… SCARPEEE …Sì, sì, quei ninnoli che non ci bastano mai. Ma anche gli oggetti hanno un’anima e voi lo sapete. Non mi verrete a dire che non vi è mai capitato di tornare a casa con un paio di scarpe nuove al posto del cibo? E dire: “Amore, Amore, oggi… Da non credere! Stavo per andare a fare la spesa e ad un certo punto SDRAPASDRANGHETE! Si è aperta una voragine nel terreno, son venuti fuori gli alieni dicendo E.T. TE-LE-FO-NO-CA-SA e poi si sono impossessati del mio corpo contro la mia volontà e mi hanno costretta ad entrare in un negozio… Ho tentato di resistere… Sì, sì, proprio quello a cui sbavo sempre sulla vetrina e la commessa mi caccia perché spavento i clienti… Sì, sì, mi hanno anche costretta a pagarle… Nooooo, ma che dici, Amore?! Non sono uguali a quelle del mese scorso. Guarda! Hanno il tacco dodici e mezzo, quelle erano dodici! Ti porto a cena fuori? “. Mademoiselle, déjà-vu?

Ma torniamo al cappello che è meglio, come diceva Puffo Rompiballe. Probabilmente, a questo punto, penserete di esser testimoni di una bravata di Willy il Coyote, ma non temete… I brillantini vi daranno una visione magica della cruda realtà. Armatevi di colla spray, riempite la superficie del vostro Frankenstein Hat e impanatelo abbondantemente con i brillantini per appianare tutti i contrasti. Peccato chʼessi non si possano usare altrettanto facilmente per risolvere le divergenze. Vi immaginate le riunioni di condominio? L’amministratore che vi dice: “Se mi dai CINQUECENTOEURO, ti firmo l’autorizzazione per le insegne, sennò ti faccio aspettare tre anni” e voi, col sorriso sereno stampato sulle labbra di chi è consapevole che, piuttosto, l’insegna gliela fa ingoiare a forza… FIUUUUFIUUUU… Brillantini negli occhi di qua e di là e voilà. Tutto risolto, firma nei tempi prestabiliti senza mazzetta e senza denuncia. Avremmo strade piene di brillantini a coprire il sangue e le cacche dei cani. Brillantini a nascondere lʼinestirpabile sudiciume della nostra Povera Italia, la cui terra dai colori saturi inimitabili e dai profili impareggiabili,e l’arte,meramente ineguagliabile, si affonderebbero nellʼoblio, se solo potessero, pur di non
essere infangante da cotante misere bassezze… Quindi sorridete Burlesquine Care, col meraviglioso e dolce sorriso che vi contraddistingue e non pensate alle lacrime di sale che scaturiscono dalle vostre ferite recitando il mantra di questo mese: Save your life with Burlesque Lifestyle!
Si accettano reclami nel senso fisico del termine, per cui, esclusivamente se commestibili e dolci.

Seguendo le indicazioni della scorsa puntata, la nostra utente Emilia ha realizzato questo mirabile copricapo. Fate come lei: inviateci la foto del vostro capolavoro!

Se vi fa piacere, inviate le foto dei vostri capolavori, il più particolare verrà pubblicato.
Grazie per averci provato.

Cosa creeremo nella prossima puntata, lo scoprirete solo vivendo… E seguendo la LiL’ Guide… So, stay tuned!

Dedicato a tutte le donne che ho avuto l’onore di conoscere in occasione dei miei corsi, a tutte coloro che han riso e sorriso leggendo la LiL’ Guide e a tutte coloro che verranno. Che tutte le sofferenze che abbiamo affrontato, possano trasformarsi in gioia e amore…
Alla faccia di chi ci ha voluto Male e ancora ce ne vuole, ma non sa che abbiamo troppo poco tempo per perderlo dietro alle loro minchiate.
Grazie per avermi permesso di arrivare al Vostro cuore.
Little Lady Burlesque

* Trattamento Sanitario Obbligatorio, ovvero ti rinchiudono a forza in un repartino psichiatrico e ti rimpinzano di psicofarmaci nella speranza di sedarti…

Little Lady

Torinese di nascita ma cosmopolita per vocazione, è un’artista a tutto tondo, dinamica, eccentrica, poliedrica. Il suo denso curriculum da performer burlesque – e non solo – l’ha portata sui palchi italiani e internazionali. Per Burlesque.it scrive a puntate la Guida pratica: Burlesque Lifestyle, in cui svela i segreti per crearsi una serie di invidiabili accessori in tema. Il tutto condito con la sua sferzante, irresistibile ironia.